giovedì, 4 Luglio 2024

Netanyahu alla TV francese: “La nostra vittoria è la vostra vittoria”

Le dichiarazioni di Netanyahu all'emittente televisiva francese fanno il giro del mondo e generano sgomento

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Secondo quanto riportato da Pierre Haski per Internazionale, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rilasciato un’intervista all’emittente televisiva francese Lci. La prima in Francia dopo la nota data del 7 ottobre. Il messaggio principale lanciato dal premier è che non ci sarà mai uno stato palestinese, e che la guerra continuerà fino a data da destinarsi.

Il piano Netanyahu

Secondo quanto emerge dall’intervista, il premier israeliano si rifiuta categoricamente di concedere uno stato autonomo alla popolazione palestinese, nonostante il forte consenso internazionale per una soluzione a due stati. La massima concessione di Netanyahu sarebbe quella di una “autonomia temporanea per i palestinesi”. Ciò comporterebbe un’eterna occupazione di tale territorio “nella più completa illegalità”, sottolinea Haski. Inoltre Netanyahu avrebbe tentato di coinvolgere il pubblico europeo nella sua guerra. Con una chiamata alle armi dal tono esistenziale, il premier israeliano ha affermato che la vittoria di Israele sarà “la nostra vittoria”.

L’affare palestinese

Le maggiori problematiche del discorso di Netanyahu, le stesse della sua politica attuale rispetto alla questione palestinese, sono quelle di una mancanza di un piano socio-politico che guardi al futuro della vicenda. La prospettiva del premier sarebbe quella per cui Israele dovrebbe mantenere sine die il controllo della sicurezza di Gaza, dove l’IDF dovrebbe avere “la possibilità di entrarci in qualsiasi momento, in caso di bisogno”.

Probabilmente la durezza della linea di Netanyahu è una risposta alle difficoltà che circondano il suo attuale premierato. Il presidente non può rivendicare una vittoria a Gaza dopo 8 mesi di conflitto armato, è attorniato da un’opinione pubblica internazionale che lo accusa di essere un genocida, è imputato dalla giustizia internazionale per le sue strategie belliche, e sul piano della politica interna si ritrova a dover fronteggiare la mozione di sfiducia presentata dal suo rivale Benny Gantz.

La chiosa del collega di Internazionale è molto esplicativa. “C’è una parola in ebraico che riassume bene l’atteggiamento del primo ministro: chutzpah, faccia tosta”.

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