giovedì, 4 Luglio 2024

Hamas tentenna sul piano Biden, Albares: “Urge il cessate il fuoco”

La proposta inviata dall'amministrazione Biden sul cessate il fuoco non avrebbe ancora ricevuto una risposta definitiva da Hamas

Da non perdere

Secondo quanto riportato dall’agenzia Haaretz, la risposta di Hamas riportata dal Cairo rispetto al piano Biden non sarebbe “la risposta ufficiale”. Il ministro degli esteri egiziano Shoukry, in visita a Madrid, avrebbe detto che “Hamas ha accolto positivamente la proposta per il cessate il fuoco”. Ma Hamas tentenna: vorrebbe infatti la garanzia degli Usa sul fatto che Israele metterà in atto tutte le condizioni d’intesa.

Il Cairo a Madrid

“La proposta di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e di scambio di prigionieri e detenuti deve essere accettata. Le prime dichiarazioni di Hamas indicano che ha accolto positivamente la proposta di accordo”. Queste le parole del ministro degli esteri egiziano durante una conferenza stampa col suo collega spagnolo José Manuel Albares. Shoukry avrebbe apprezzato “la posizione della Spagna a favore della causa palestinese, soprattutto dopo il riconoscimento dello Stato di Palestina”. Il ministro ha aggiunto che “è difficile che il passo di Rafah continui a funzionare senza un’amministrazione palestinese”.

Dal canto suo, Albares ha affermato che “Spagna ed Egitto lavorano assieme per aprire tutti i passaggi terrestri per fare entrare gli aiuti umanitari alla popolazione di Gaza”. Ha inoltre ringraziato Il Cairo per “gli sforzi per arrivare a un accordo sul cessate il fuoco immediato, la liberazione degli ostaggi e per fare arrivare gli aiuti a Gaza per porre fine a una sofferenza insopportabile della popolazione”.

La crisi diplomatica

Dopo il processo di riconoscimento della Palestina attuato dal governo di Madrid, si è aperta una crisi diplomatica tra Israele, la Spagna e gli altri paesi che hanno fatto lo stesso (Norvegia, Irlanda e Slovenia). Il governo di Spagna “non cade nelle provocazioni” di Israele, così si esprime Albares. Per quanto riguarda il divieto imposto da Israele al Consolato generale spagnolo a Gerusalemme di prestare assistenza ai palestinesi, pena la chiusura dello stesso, il ministro degli Esteri ha di nuovo ricordato “lo statuto storico molto particolare” della delegazione diplomatica creata nel 1853, “molto prima dell’esistenza dello Stato di Israele” e ha assicurato che “sta funzionando con totale normalità”.

Ultime notizie