giovedì, 4 Luglio 2024

Elezioni europee, quello che si deve sapere prima di andare a votare

Il conto alla rovescia per l'elezione del Parlamento europeo è giunto al termine. Domani 8 e domenica 9 giugno si eleggeranno i 76 membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia. Coinvolti in queste elezioni oltre 3.700 comuni italiani per il rinnovo delle amministrazioni comunali e il Presidente della Regione Piemonte. 

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Il conto alla rovescia per l’elezione del Parlamento europeo è giunto al termine. Domani 8 e domenica 9 giugno si eleggeranno i 76 membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia. Coinvolti in queste elezioni oltre 3.700 comuni italiani per il rinnovo delle amministrazioni comunali e il Presidente della Regione Piemonte.

Quando e dove si vota?

I giorni delle elezioni sono sabato 8 giugno, dalle ore 15 alle ore 23 e domenica 9 giugno dalle ore 7 alle ore 23. Le elezioni europee coinvolgono, in Italia, oltre 51 milioni di cittadini, tutti gli aventi diritto. Per votare basta recarsi al seggio indicato nella propria tessera elettorale e portare con se un documento d’identità valido. Nel momento in cui la tessera elettorale è piena o smarrita, si può richiederne un’altra nell’Ufficio Elettorale del proprio comune di residenza. Gli uffici elettorali saranno aperti sabato e domenica dalle 9 alle 18.

Perché e per cosa si vota?

I cittadini europei sono chiamati a votare per eleggere il Parlamento europeo. In Italia, i membri da eleggere sono 76, essi ci rappresenteranno per i prossimi 5 anni in Europa.        Il Parlamento europeo è l’unica istituzione eletta dai cittadini dei 27 Stati membri. Il suo compito è quello di eleggere il Presidente della Commissione europea, che è il governo. Altro compito è quello di modificare ed esaminare le leggi della Commissione europea, lavorando insieme al Consiglio dell’Unione europea.

Come si vota?

Nella scheda elettorale per le elezioni europee si troveranno i simboli delle liste dei partiti e tre righe. Per esprimere il proprio voto basterà fare una X sul simbolo di una lista. Per chi vuole, può anche aggiungere le proprie preferenze, scrivendo i nominativi. Se si vuole esprimere due preferenze si deve per forza indicare un uomo e una donna. Se le preferenze sono tre devono essere o due donne ed un uomo o due uomini e una donna. Il voto “disgiunto” non è ammesso. Non si può sbarrare il simbolo di una lista e dare la preferenza al candidato di un’altra lista.

Chi sono i candidati nelle circoscrizioni?

Il territorio italiano per le elezioni europee è diviso il 5 circoscrizioni: Nord-Occidentale che comprende la Valle d’Aosta, il Piemonte, la Liguria e la Lombardia; Nord-Orientale che comprende il Trentino-Alto Adige, il Veneto, il Friuli-Venezia Giulia e l’Emilia-Romagna;  Centrale che comprende la Toscana, l’Umbria, le Marche e il Lazio; Meridionale che comprende l’Abruzzo, il Molise, la Campania, la Puglia, la Basilicata e la Calabria; e le Isole, la Sicilia e la Sardegna.

Quindi i candidati saranno diversi in base alla circoscrizione in cui si vive. Il numero dei parlamentari europei da eleggere sarà diverso anche in base alle circoscrizioni; la Nord-Occidentale ne elegge 20, la Nord-Orientale 15, la Centrale 15, la Meridionale 18, le Isole 8.

I politici candidati andranno al Parlamento europeo?

La risposta è no. Gli incarichi all’interno del Parlamento o Governo italiano, sono incompatibili con la carica di parlamentare europeo. Se saranno eletti rinunceranno al seggio ottenuto al Parlamento europeo. Tra i candidati alle elezioni europee, ci sono i 5 leader dei partiti italiani più importanti: Giorgia Meloni, Elly Schlein, Antonio Tajani, Carlo Calenda e Matteo Renzi. Quest’ultimo è stato l’unico leader a dichiarare che accetterà il suo seggio in Europa e a rinunciare al suo ruolo da senatore.

Quando ne sapremo di più?

I seggi chiuderanno domenica 9 giugno alle ore 23, lo spoglio dei voti inizierà subito, nel giro di poche ore si sapranno i risultati. Nei giorni successivi i nuovi eletti saranno proclamati al Parlamento europeo. Il primo compito dei sarà quello di eleggere il nuovo Presidente della Commissione europea. Qui sarà importante per capire quali alleanze si formeranno, soprattutto, in base alle loro idee.

Il voto per gli studenti fuori sede

Se sei uno studente fuori sede per la prima volta non sarai costretto a tornare nel tuo comune di residenza per votare. Infatti, con la nuova modalità di voto, introdotta dal Dl 7/2024, convertito in legge 38/2024, gli studenti fuori sede possono votare nel proprio comune di domicilio. L’iter prevedeva l’invio, da parte degli interessati, di una domanda al proprio comune di residenza, entro il 5 maggio, che a sua volta veniva inviata alle prefetture di riferimento. Secondo diverse stime, gli studenti fuori sede vanno dai 400 mila agli 800 mila, in tutta Italia, le domande presentate sono state soltanto 23.568.

Se sei un cittadino italiano, ma residente in uno Stato membro dell’Unione europea, potrai votare nei seggi elettorali allestiti nelle sedi diplomatiche-consolari. Mentre, se sei un lavoratore fuori sede o vivi in un altro continente, per votare dovrai tornare necessariamente nel tuo comune di residenza.

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