domenica, 30 Giugno 2024

Torino, Palazzo Nuovo: stop all’occupazione pro palestinese

Dopo 39 giorni, termina l'occupazione pro Palestina a Palazzo Nuovo. L'annuncio di Intifada, il corteo e l'imbrattamento del Rettorato.

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A Torino, ieri sera, il gruppo Intifada Studentesca ha annunciato il termine dell’occupazione di Palazzo Nuovo. Da 39 giorni la sede universitaria era occupata da tende degli studenti pro palestinesi, installate in maniera permanente giorno e notte. Decine di attivisti hanno dormito per settimane all’interno della struttura, comportando il blocco totale delle lezioni in presenza e delle attività lavorative di tutto il personale interno ed esterno.

L’annuncio del gruppo Intifada Studentesca

L’annuncio di fine occupazione è avvenuto ieri in tarda serata, tramite megafono davanti all’ingresso di Palazzo Nuovo, facendo partire fuochi d’artificio e un corteo diretto al Politecnico, anch’esso al centro del dibattito considerate le ultime azioni di protesta. Circa 400 studenti hanno raggiunto la sede di Corso Duca degli Abruzzi, dove li attendevano altri attivisti in solidarietà con la Palestina.

“Ad oggi ci pare evidente che l’occupazione non sia più lo strumento migliore ai nostri fini” – dichiara in un post il gruppo – “è stata la tappa di un percorso mobilitativo ampio e che ci ha permesso di raggiungere molti obiettivi, primo fra tutti la creazione di una collettività forte in lotta per la Palestina. Al rettore Geuna potrà sembrare poco, potrà pensare che la nostra scomparsa da Palazzo Nuovo sia una sua vittoria e che il sostanziale mantenimento dello status quo all’interno degli organi sia per noi una sconfitta. Si sbaglia, oggi sappiamo che un’alternativa è possibile, che insieme abbiamo la forza per cambiare le cose e le cambieremo” conclude.

Imbrattata nuovamente Via Po, appena riqualificata dai volontari

Durante il corteo, alcuni attivisti pro palestinesi hanno sanzionato (è questo il termine utilizzato dal gruppo) le mura esterne del Rettorato di Via Po 17, imbrattando con graffiti l’ingresso e le colonne di fronte al palazzo. Soltanto tre giorni prima volontari, residenti, commercianti e qualche turista erano intervenuti a titolo gratuito per ripulire dai graffiti Via Po, vedendo subito vanificati i propri sforzi e l’impegno di cittadinanza attiva.

La protesta continua, ma in altre forme

A Palazzo Nuovo resta appeso un grande striscione con scritto “to be continued”. Il gruppo Intifada Studentesca, infatti, nonostante lo stop all’occupazione della sede universitaria di Via Sant’Ottavio, chiarisce che “non si fermerà e che arriveranno presto altre forme di protesta per cambiare le cose”.

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