domenica, 29 Settembre 2024

Ucraina, Famiglia Bazylevych come simbolo della tragedia ucraina: sopravvive solo il padre dopo l’attacco su Leopoli

Un missile russo ha spazzato via una famiglia a Leopoli, in un attacco che incarna l'orrore della guerra in Ucraina.

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Un missile russo ha spazzato via una famiglia a Leopoli, in un attacco che incarna l’orrore della guerra in Ucraina. L’unico sopravvissuto è Yaroslav Bazylevych, mentre sua moglie Yevhenia e le tre figlie, Yaryna, Daryna ed Emilia, sono morte nel tentativo di trovare riparo. Questa tragedia si aggiunge a una lunga lista di vite innocenti spezzate, trasformando la famiglia Bazylevych in un simbolo della devastazione in corso.

L’attacco ha colpito il palazzo in cui la famiglia viveva. Mentre Yaroslav era risalito in casa per prendere dell’acqua, la moglie e le figlie si rifugiavano sulle scale, un luogo che credevano sicuro. Purtroppo, la protezione non è stata sufficiente. Yevhenia, 43 anni, è morta insieme a Yaryna, 21 anni, Daryna, 18, ed Emilia, 7.

I media ucraini hanno dato ampio risalto alla notizia, con il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi, che ha ricordato con commozione le vittime. Yaryna, la figlia maggiore, era impegnata nel progetto “Leopoli – Capitale europea della gioventù 2025”. Daryna studiava Cultura ucraina presso l’università cattolica della città, dove aveva appena iniziato il secondo anno. Anche la madre, Yevhenia, era molto attiva nel movimento scout, insieme alle figlie maggiori. Le parole di Daryna, tratte da una sua lettera all’università, ora risuonano tragicamente: “I miei genitori sono i pilastri più solidi della mia vita, mi aiutano a superare ogni ostacolo.”

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha sottolineato l’importanza di mostrare al mondo il terrore che la Russia sta infliggendo all’Ucraina. “Preghiamo per le anime delle vittime innocenti, e per Yaroslav, che ha perso tutto,” si legge nel messaggio dell’università cattolica di Leopoli.

Questo episodio aggiunge ulteriore dolore in una guerra che continua a devastare famiglie e comunità, lasciando un vuoto incolmabile.